martedì 29 luglio 2008

...Un po' di Baudelaire, non guasta mai...

Mi pare, a volte, che il mio sangue fiotti come una fontana dai ritmici singhiozzi. Lo sento colare con un lungo murmure, ma mi tasto invano in cerca d'una ferita.

Fluisce attraverso la città come per un campo recintato e trasforma i selciati in isolotti, cava la sete a ogni creatura, tinge la natura in rosso.

Spesso al vino capzioso ho chiesto di addormire per un giorno il terrore che m'assilla; ma il vino rende l'occhio più acuto e l'orecchio più fino.

Ho cercato nell'amore il sonno dell'oblio; ma l'amore, per me, non è che un materasso d'aghi fatto per procurare da bere a crudeli puttane.


C. Baudelaire

Il sentimento del senso di colpa è un concetto puramente cattolico, che, sia per pura osmosi che per un effettivo radicamento nel nostro tessuto sociale, è diventato oggi parte integrante nella costruzione dei rapporti con le persone attorno a noi...
Coadiuvato magari da una deliziosa compagna che è la menzogna, e, a discapito piuttosto, di un altro elemento basilare quale il dialogo.

E' inutile nascondersi dietro la parvenza di una dieta poco equilibrata, e a base di Mc Donald's per giustificare le ulcere quotidiane e i mal di stomaco diari...

Le parole, volendo, sono pesanti come macigni, e si appoggiano tra lo sterno e l'ombelico come fossero cuscini.
Io non credo a chi ritira ciò che dice... ogni parola, prima di uscire, viene ponderata e pesata - come fossimo al mercato.

Il giorno in cui impareró a fare un uso proprio della lingua ve lo faró sapere, ve lo prometto...! :)
Al momento, se solo mi guardo indietro e penso all'imbarazzane mix che ho sempre fatto tra menzogna, dialgo e senso di colpa, quasi quasi lo trovo commuovente...
Con gli anni, impareró l'arte del parlare (non solo per me ma anche per gli altri), ve lo prometto...

'Notte!

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